Alcuni studiosi riconducono l'origine del toponimo al latino GURGULACUS, citato in altri documenti come "Gurcolaco" (881) o "Gorgolaco" (949), a indicare l'antica presenza di un lago formato dalle acque del Cherio, poi risucchiato in un profondo gorgo. Per altri potrebbe derivare dal personale CORCULUS. La ricchezza dei rinvenimenti archeologici, fra cui una piroga oggi conservata nel Museo archeologico di Crema, testimoniano la presenza di insediamenti umani già in età preistorica; tuttavia i primi documenti che la menzionano risalgono al basso Medioevo, epoca di cui sono testimonianza visibile alcuni edifici e i resti di un castello e di altre fortificazioni realizzate in quel periodo. Coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, subì sul finire del XIV secolo incendi e devastazioni. L'occupazione nel 1407 a opera delle truppe mercenarie di Pandolfo Malatesta aggravò ulteriormente la situazione. Fu solo a partire dal 1428, anno dell'annessione alla Serenissima, che le sue sorti cominciarono a risollevarsi. Non fu risparmiata dalla peste del 1630 ma epidemie, due di colera e una petecchiale, si verificarono anche durante la dominazione austriaca, precisamente nella prima metà del XIX secolo. La parrocchiale, consacrata nel 1761, ingloba la vecchia chiesa dedicata a San Pancrazio. Tuttavia il più antico fra i monumenti religiosi è la chiesa duecentesca di Sant'Andrea (o di Sant'Anna), che conserva affreschi del '300. Nell'architettura civile spiccano villa Gozzini, del '500; villa Siotto Pintor; villa Bolis; dal nome del celebre tenore che ne fu proprietario; casa Della Torre, di origine trecentesca; Casa Quadra.