Situata nei pressi dell'importante strada militare romana che univa Como a Bergamo, ha avuto una storia piuttosto animata, essendosi spesso trovata al centro di acerrime battaglie. L'attuale toponimo è il risultato di una graduale trasformazione volgare del nome di persona PALATIUS. Le prime testimonianze ufficiali della sua esistenza sono costituite da una serie di documenti del XIII secolo. Si sa per certo che durante il dominio longobardo fu incorporata nella corte di Almenno. Durante il XIV secolo visse un periodo di grande sviluppo e allo stesso tempo di lunghe e sanguinose guerre. La prosperità economica, dovuta ad un rilevante volume di traffici commerciali, in virtù del suo favorevole collegamento viario con Bergamo e Almenno, era tuttavia controbilanciata da gravose vessazioni fiscali con le quali il ghibellino Bernabò Visconti, governatore del territorio di Bergamo, opprimeva questo centro schieratosi con la corrente politica dei guelfi. Circa tredici anni di rivolta contro Bernabò finirono per segnare duramente la popolazione, che soltan to dopo la conquista da parte della Serenissima, agli inizi del XV secolo, poté finalmente godere di un periodo di tranquillità e sviluppo. Il comune torna a far parlare di sé durante la fase risorgimentale, quando un piccolo gruppo di rivoltosi osteggiò per un breve periodo il comando di Bergamo. La chiesa di S. Giovanni Battista, quella dei Santi Rocco e Sebastiano e quella di S. Carlo Borromeo , sono le tre parrocchiali del comune, oltre a costituire importanti opere da un punto di vista artistico, e per le strutture architettoniche e per le opere d'arte che vi sono conservate.