Citata come Saltu o Soltu in documenti della metà del XII secolo, ha il toponimo composto di "riva" e del nome "Solto" della collina a ridosso dell'abitato, derivante dal termine latino SALTUS, che significa 'bosco'. Nel corso del Medioevo fu trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello e di altre strutture difensive. Possedimento della nobile famiglia degli Oldrati che, nella prima metà del Duecento, la sottoposero alla giurisdizione di Bergamo, seguì le vicende dei territori circostanti, assoggettati, dal XV secolo, alla Repubblica veneta, dopo aver fatto parte dei domini viscontei. La storia successiva alla caduta della Serenissima, sul finire del Settecento, non fa registrare eventi di particolare rilievo. Il patrimonio architettonico, oltre ai resti del castello e a varie torri medievali, comprende la settecentesca parrocchiale di San Nicola di Bari, la cui struttura originaria viene fatta risalire alla metà del secolo XI; nella località di Gargarini degne di nota sono: la chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, co struita nel 1200, e la recente parrocchiale, nella quale è possibile ammirare pregevoli affreschi del Quattrocento, prelevati dalla chiesa di San Bernardino, che funzionò come parrocchiale dalla fine del XVIII secolo.